Paraguay

 

 

Stretto tra i colossi di Brasile e Argentina, il Paraguay è uno dei paesi meno sviluppati del Sud America. Il suo assetto politico, sociale ed economico è il frutto di una lunga storia di governi autoritari e debilitanti scontri internazionali. Indipendente dalla Spagna dal 1811, a cavallo tra Ottocento e Novecento è stato protagonista di due sanguinosi conflitti armati. Tra il 1865 e il 1870 ha infatti combattuto contro Argentina, Brasile e Uruguay: la sconfitta ha comportato la perdita di buona parte del territorio e la morte di circa metà della popolazione. In seguito, tra il 1932 e il 1935, ha affrontato una guerra - ritenuta la più sangiunosa del XXI secolo in America Latina - contro la Bolivia per la conquista della regione del Chaco. Il Paraguay vinse ma pagò un altissimo tributo di sangue: le vittime furono 100.000 e il Chaco, ritenuto ricco di riserve di idrocarburi, si rivelò un territorio arido, senza alcun valore strategico, tanto da essere tuttora poco popolato.

Alle sfortunate sorti dei conflitti internazionali è seguito un lungo periodo di tensioni interne, governi militari, colpi di stato e mancate riforme, che non hanno tuttavia scalfito l’egemonia del Partido Colorado (Pc), indiscusso protagonista della scena istituzionale paraguaiana dal 1947 a oggi. Gli anni Novanta e gli inizi del Duemila sono stati segnati da governi del Pc a elevato grado di corruzione, da frequenti e accese proteste popolari, da sterili tentativi di riforme di liberalizzazione e di privatizzazione, da nuovi colpi di stato e, infine, da una graduale apertura internazionale. Una nuova fase politica si è aperta nel 2008 con la vittoria alle presidenziali di Fernando Lugo, che ha messo fine alla supremazia del Pc dopo 61 anni consecutivi grazie ad una campagna elettorale dai toni populisti, incentrata sui temi della riforma agraria e della lotta alla corruzione e alla povertà.

Tuttavia, le speranze nutrite dalla popolazione per una nuova giustizia sociale e per l’affermazione della democrazia nel paese sono state tradite dall’avvio di un procedimento di impeachment contro Lugo. I leader di molti paesi sudamericani hanno espresso il loro dissenso nei confronti del provvedimento – giudicato un grave colpo alla sovranità popolare – e hanno attuato una serie di misure per isolare diplomaticamente il Paraguay. Dalla tornata elettorale del 2013 è risultato vincitore Horacio Cartes, uomo d’affari milionario che ha riportato il Partido Colorado al potere. Cartes sta mettendo in atto uno sforzo di modernizzazione del paese, che passa per la riforma della pubblica amministrazione e l’ammodernamento delle infrastrutture, allo scopo di attrarre investimenti. Il presidente è riuscito finora a ricucire i rapporti con il Mercosur, Venezuela compreso, e a conservare le più importanti collaborazioni esistenti, in particolare il Brasile.

Progetti attivi in Paraguay:


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